olmis

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info > menocchio
"Nato nel '50 a Napoli, mi sono potuto separare solo dalla geografia. Appartengo a questo secolo al punto di sentirmi responsabile anche della metà precedente in cui non c'ero.
Sfuggito di casa, scuola, città a 18 anni, ho incontrato allora una gioventù coetanea indocile e intrattabile, politica per vie spicce, ostile alle deleghe: era extraparlamentare, di sinistra. Ci ho percorso dentro l'intera giovinezza e qualcosa di più. Poi per diciott'anni ho fatto il mestiere di operaio. Cerco di restare leale con le ragioni dei miei anni duri.
Amo l'ebraico antico, lingua primizia delle scritture sacre. Ho tradotto con forsennata fedeltà alcuni libri dell'Antico Testamento in un italiano di servizio, a ricalco dell'ebraico.
Non sono credente. Ignoro l'emozione fisica del perdono e della paternità. Conosco le stanchezze e il supplemento di sforzo che le cancella. Voglio continuare ad arrossire in un torto commesso, da me o da altri. Mi auguro la salute per conservare forza di reagirvi. Per qualche notte di maggio ho conosciuto la NATO dalla parte del bersaglio."
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