olmis

Vai ai contenuti
info > menocchio
Giovanni Domenico Rizzolati è stato protagonista di una meravigliosa avventura: nato a Clauzzetto, nella borgata di Corgnâl nel 1799, fu per trent'anni in Cina, dove, perseguitato e incarcerato, rischiò di essere martirizzato.
Quand'era un bambino, il padre Pietro, per sfuggire alla miseria, lo portò con sé a lavorare a Trieste, ma Giovanni Domenico preferiva lo studio. Così, grazie allo zio materno don Osvaldo Tositti, fu portato a Roma all'Ordine del Francescani Minori, di cui nel 1820 vestì l'abito, diventando fra Giuseppe da Clauzetto. Dopo il perfezionamento nelle scienze sacre e in virtù delle sue capacità organizzative, fu destinato dalla Congregazione di Propaganda Fide in terra di missione.
Arrivò in Cina via mare nel 1827 ed esercitò il suo incarico, convertì i popoli prima nello Shaanxi, poi nell'Huguang. Papa Gregorio XVI nel 1839 lo nominò vescovo di Aradia e Vicario Apostolico della regione: qui, il vescovo Rizzolati, che aveva imparato sia a scrivere sia a parlare cinese, si meritò il nome di Li Wenxiu, cioè dotto ed eccellente. Rientrato in Italia nel 1856 esercitò l'apostolato a Ferrara e a Roma, riusciendo anche, dopo cinquant'anni, a rientrare una volta a Clauzetto. Poi, a Roma, nel convento di San Pietro in Montorio, lavorò a un vocabolario cinese-latino, rimasto incompiuto.
Qui si spense nel 1862 e fu sepolto nella chiesa del convento.
Torna ai contenuti