olmis

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"Da bambino una strana sensitività si era prepotentemente manifestata in me, ma io l'avevo rifiutata con terrore, com'era comprensibilissimo che a quell'età facessi. Col tempo le letture riaprirono lentamente uno spiraglio nel guscio in cui mi ero rinchiuso.
La sentitività paranormale riapparve nella mia vita sotto forma di splendidi sogni premonitori, a volte complicati racconti il cui simbolismo però non mi si presentò quasi mai in forme troppo oscure. Queste promonizioni in veste onirica ebbero molta importanza nell'evoluzione del mio spirito, poiché (si pensi a problemi filosofici fondamentali come quelli posti da tempo, spazio, libero arbitrio) mi dimostravano che la realtà che ci circonda e di cui siamo parte non è solo quella che si desume dallo studio delle scienze (le quali possono informarci, in modo limitato seppur in rapida progressione, circa l'aspetto materiale dei fenomeni, descrivendoli), ma qualcosa di profondamente diverso, certamente più complesso, e soprattutto più affascinante, inaspettato e misterioso."

(dall'Introduzione)
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