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Questo libro è un mio omaggio creativo al giardino e all'albero della mia infanzia.
È un microcosmo del luogo dove sono cresciuto; è un po' come le tasche di quand'ero bambino, che a forza di collezionare foto, schizzi, piume, sassi, foglie, insetti stecchiti, borre di gufo, semi e molto altro ancora, è finito per assomigliare a un nido.
Le illustrazioni che ho realizzato ad acquerello, china, gessetto, terre colorate e grafite sono il frutto di ricordi, annotazioni, schizzi, fotografie e video raccolti da quand'ero bambino a oggi; gli animali raffigurati sono solo una piccolissima parte di quelli osservati, gli altri dovranno aspettare in altro libro.
Per una scelta stilistica non ho inserito alcun testo didascalico, lasciando le figure libere, cercando di mantenere lo stesso spirito di spontaneità di quando le ho osservate e disegnate immerso nella natura.
Uno dei messaggi di questa opera è la nostalgia.
Secondo me è un sentimento potente; se si ha la consapevolezza che non ci deve allontanare dal presente può aiutarci a cogliere tutte le sensazioni, date da quel ricordo felice, per ritrovarlo anche nella vita di tutti i giorni.
Avere la capacità di vedere con occhi sempre nuovi, cambiare punti di vista per poterci sorprendere di cose che si danno per scontate.
Tornare bambini non vuol dire "rimbambirsi" ma ritrovare quelle condizioni di libertà in cui la gioia può esprimersi in tutto il suo splendore.
Inoltre volevo ricordare quanto sia importante ritrovare la sacralità nelle cose che ci circondano. Tiziano Terzani suggeriva "...quando siamo costretti a tagliare un albero, di chiedergli almeno scusa e spiegargli il perché."
Alberto Magri