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Nel Friuli occidentale e nel Friuli in generale le vicende del recente passato sono strettamente legate all'emigrazione, un'esperienza che ha coinvolto quasi ogni famiglia. Di questo fenomeno imponente vuole dare testimonianza la Sezione "Lavoro ed emigrazione" del Museo della vita contadina "Diogene Penzi" di Cavasso Nuovo, piccolo borgo della pedemontana pordenonese.
Inaugurata il 16 settembre 2000 nella sede del Palazzo Polcenigo-Fanna (conosciuto anche come Palazat) la struttura museale, tra le prime in Italia dedicate all'emigrazione, racconta i molteplici aspetti dell'andare per il mondo e presenta un quadro completo dei flussi e delle mete migratorie dei lavoratori e delle lavoratrici del Friuli occidentale.
La dimensione provinciale della sezione museale, infatti, ha una logica ben precisa: capire le caratteristiche dell'emigrazione friulana nel suo complesso presuppone lo studio delle diverse specificità territoriali, perfino a livello di villaggio, ma in una dimensione articolata.
L'obiettivo di questo volume è quello di guidare il visitatore attraverso le sale del museo, ma anche di accompagnare il lettore lungo le traiettorie entusiasmanti e non prive di insidie degli uomini e delle donne emigranti del Friuli occidentale.
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