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La Colombia sta vivendo un momento molto difficile e complesso per la mancanza di coscienza politica, di promozione civile e di organizzazione. Ciò ha permesso al sistema politico vigente di mantenere condizioni d'ingiustizia per la stragrande maggioranza della popolazione e di privilegio per alcuni settori molto ristretti di essa. Quando parliamo del Cauca (un dipartimento nel sud-ovest della Colombia), parliamo dell'intera Colombia e quando parliamo dell'America Latina, parliamo del mondo. Qualunque analisi vogliamo fare non può essere capita al di fuori del contesto americano e mondiale. Ciò che risulta evidente è che il paese sta scivolando inesorabilmente verso l'estrema destra, che si sta consolidando l'apparato repressivo, che il popolo continua ad essere fottuto, che i paramilitari sono un fatto irreversibile e che formano davvero un altro esercito che assedia il territorio nazionale, che le problematiche sociali ed economiche di questa ragione porteranno a una situazione di maggiore miseria dei settori popolari. Tuttavia, come diceva Albert Camus, l'unica libertà è la lotta per la libertà e la sola cosa che noi tutti possiamo offrire è la lotta; e, d'altronde, perchè dovremmo andare incontro alla morte, fottuti, senza lottare? Moriamo allora fottuti, ma lottando.
Eduardo Umaña Mendoza
avvocato, difensore dei diritti umani in Colombia,
assassinato il 18 aprile 1998 dei Servizi Segreti